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‘La tenacia dei colori vivaci’, nuova presentazione libro

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La Tenacia dei colori vivaci” di Maria Cristina Salvio


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L’11 aprile al Teatro Comunale di Caserta

Riceviamo e pubblichiamo.

Il giorno 11 aprile alle ore 18:30 verrà presentato presso il Teatro Comunale di Caserta il libro ‘La tenacia dei colori vivaci’ di Maria Cristina Salvio, edito da Oceano Edizioni.

All’evento interverranno l’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Caserta Maddalena Corvino, il Presidente dell’Ordine dei giornalisti campani Ottavio Lucarelli, Il Commissario Capo Polizia Penitenziaria e Comandante della Casa di Reclusione di Aversa Francesco Serpico, il Magistrato Nicola Graziano, il Dirigente Scolastico dell’I.C. Collecini di Caserta Antonio Varriale, e la Past President dell’UNICEF Caserta Emilia Narciso.

A moderare l’incontro sarà la giornalista e docente Sabrina Pietrantonio, le letture saranno a cura dell’attrice Elena Starace.

Tutti i proventi del libro andranno all’Associazione Merida per la realizzazione delle prossime progettualità in ambito di prevenzione e contrasto al fenomeno della violenza di genere.

L’autrice è Presidente dell’Associazione Meridadi Napoli, che si occupa del contrasto e prevenzione alla violenza di genere, inoltre attraverso il suo ruolo di Esperta in Comunicazione supporta anche attraverso l’informazione le fasce dei più deboli.

Il romanzo narra la possibile rinascita della donna dopo la violenza, attraverso una storia singolare che l’autrice, con la sua scrittura di denuncia, ha utilizzato per racchiudere le storie delle tante donne vittime di violenza, così diverse eppure così simili tra loro, dandone una visione propositiva di redenzione e rinascita.

Il libro è un foglio bianco che si tinge dei colori della storia di Daniela, a partire dal bianco del suo matrimonio con Luca, passando per il grigio di un rapporto che comincia ad imprigionarla ed isolarla, affondando nel fango delle violenze domestiche che raggiungono il culmine nel nero di un delirio che avrebbe portato suo marito ad ucciderla.

Un destino che cambia in pochi attimi decisivi e spinge la protagonista a tutelarsi attraverso la denuncia, cominciando un percorso di riabilitazione e redenzione del sé, fatto di simbolici colori vivaci che rappresentano i riferimenti necessari per la rinascita di ogni donna che si ritrova, dopo aver denunciato il proprio carnefice, avulsa da qualsiasi contesto e privata della propria identità sociale e morale.

Quest’identità, recuperata solo in parte dalla protagonista, è verde come la speranza, “verde come un filo d’erba mosso dalla carezza di un vento gentile”. Questo vento che accompagna tutto il romanzo, talvolta vorticoso ed impetuoso, fastidioso ed insidioso, infine si calma, diventando la carezza gentile di cui ogni donna ha bisogno per rifiorire.

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