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Innovazione urbana, a Capannori (LU) 4,5 milioni per CapaCity

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Regione Toscana


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Risorse aggiuntive anche per Montale (PT) e Montemurlo (PO)

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Finanziato un nuovo Progetto di Innovazione Urbana, PIU. Si tratta di CAPA-CITY, presentato dal Comune di Capannori (LU), che consentirà il miglioramento urbanistico del capoluogo comunale e delle frazioni di Tassignano e Lunata.

Il finanziamento di un ulteriore PIU è stato possibile perché il Comune di Pistoia ha firmato con la AUSL Toscana centro, il MiBAC e la Soprintendenza un accordo di programma che consentirà il recupero dell’area del Ceppo, la stessa area che sarebbe stata interessata dal PIU, liberando, quindi, le risorse che gli erano state destinate con il bando per l’innovazione urbana.

Nel 2017 la Toscana scelse di co-finanziare otto progetti, presentati dai Comuni di Prato, Pisa, Cecina (LI), Empoli (FI), Pistoia, Lucca, Rosignano Marittimo (LI) e il progetto congiunto Poggibonsi (SI), Colle Val d’Elsa, tra 21 proposte arrivate in risposta ad un bando che assegnava complessivamente 46 milioni di euro tratti dalle risorse POR FESR 2014-2020.

A questi si era aggiunto nel 2018 un nuovo PIU presentato in forma congiunta dai Comuni di Montemurlo (PO) e Montale (PT) e finanziato, anche se in maniera parziale, grazie alle risorse residue.

Oggi, con la rinuncia di Pistoia al co-finanizamento, i 6, 2 milioni di euro precedentemente destinati alla città dell’orso vengono redistribuiti:
€1.832.000,00 a Montemurlo e Montale, per finanziare interamente il loro PIU ed arrivare al totale richiesto di 4 milioni;
€4.447.486,00 a Capannori (LU), decimo in graduatoria, per il progetto CAPA-CITY.

La sottoscrizione dell’Accordo di programma per l’attuazione del PIU di Capannori dovrà avvenire entro e non oltre il gennaio 2020.

Subito dopo la firma inizierà la co-progettazione da parte di Regione Toscana e dei Comuni interessati.

I progetti erano stati valutati da un Comitato Tecnico che aveva verificato il rispetto dei requisiti di ammissibilità, tra i quali l’articolazione su almeno tre delle azioni previste dal POR, efficientamento energetico degli edifici e dell’illuminazione pubblica, mobilità sostenibile, realizzazione o recupero di servizi socio-educativi e socio-sanitari, recupero funzionale di patrimonio edilizio esistente.

Sono state, inoltre, valutate la coerenza delle strategie con il POR, la qualità progettuale, l’efficacia e la sostenibilità del PIU sul piano economico ed occupazionale.

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