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Toscana: Presidente Rossi su circoncisione

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Enrico Rossi


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‘Inserire la circoncisione tra i LEA, la Toscana lo ha fatto: così si evitano tragedie come quella di Scandiano’

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Un altro bambino è morto per un intervento di circoncisione fatto in casa.

In pochi mesi è già il secondo caso. Alle porte di Roma, a dicembre scorso, un bimbo di 2 anni perse la vita a causa di un intervento analogo praticato da un finto medico.

Sono fatti inaccettabili.

Il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi commenta la morte di un bambino nel reggiano a causa di un intervento di circoncisione praticato in casa da parte dei suoi genitori.

Prosegue il Presidente:

Ma oltre l’indignazione occorre provare ad avere un sguardo più lungo.

Queste vicende chiamano direttamente in causa il ruolo della sanità pubblica.

La programmazione sanitaria nazionale esclude la circoncisione dai livelli essenziali di assistenza e il decreto sui nuovi LEA, non ancora operativo, fa un piccolo passo in avanti, prevedendo solo la circoncisione terapeutica. Credo sia un errore.

Escludere dai LEA la circoncisione rituale effettuata per motivi religiosi o culturali incoraggia pratiche clandestine e illegali, mettendo a rischio la salute individuale e quella collettiva.

La Regione Toscana sin dal 2002 ha inserito gli interventi di circoncisione nei livelli essenziali di assistenza. Essa, su richiesta, viene praticata gratuitamente nelle nostre strutture ospedaliere.

Dal 2010 al 2018 ha riguardato circa 500 bambini bambini e ragazzi, tra l’altro per la maggior parte italiani. Poche decine di casi all’anno, con scarsa incidenza sui conti della sanità.

Nei prossimi giorni mi recherò negli ambulatori e incontrerò i medici che svolgono in sicurezza una pratica rituale, che fuori dal controllo sanitario pubblico, come dimostrano i più recenti fatti di cronaca, può avere conseguenze irreparabili.

Propongo che si segua l’esempio della Toscana e di altre Regioni e che sia lanciata, in nome della tutela della salute, una campagna di informazione e sensibilizzazione per arginare il ricorso a pratiche domestiche o esercitate al di fuori di strutture sanitarie.

Auspico che presto la circoncisione maschile, tanto quella rituale quanto quella terapeutica, sia confermata e inserita nei LEA a livello nazionale.

È un fatto di civiltà, di sicurezza e di tutela della salute.