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‘Per grazia ricevuta’ e ‘3,5’ al TRAM

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Simona Seraponte


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In scena il 10 marzo a Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Domenica 10 marzo, ore 18:00, presso il TRAM di Napoli, l’ultimo appuntamento della rassegna dedicata alla donna ‘D maiuscola – Donna – Teatro – Arte – Incontri’, diretta ed ideata da Titti Nuzzolese, vede in scena ‘Per grazia ricevuta’ e ‘3,5’ due ritratti al femminile scritti dall’autrice e speaker radiofonica Betta Cianchini.

‘Per grazia ricevuta’
con Simona Seraponte
Regia Luciano Melchionna, per DadP
È un grido beffardo, una sciabolata che arriva inaspettata e stordisce.
Un’apertura forte e coraggiosa. Presentato a quello che tante madri coraggiose e sensibili avrebbero voluto che si “domandasse” sul parto di un “grande – piccolo uomo” che avrebbe avuto il compito di cambiare la nostra vita in cambio della sua vita e di una sofferenza atroce.

Niente ci è stato tramandato sulla Madre, la Madre di tutte le Madri.
Il suo consenso a generare un figlio che “sarebbe stato torturato e messo in croce” è mai stato chiesto? E poi per chi e per cosa? Se oggi la nostra società produce sofferenza, guerra, bambini morti ammazzati in mare, in terra e sotto questo cielo?

‘3,5’
con Simona Seraponte
Perché 3,5?
Perché “in Italia è di 3,5 la media delle persone che muore ogni giorno sul posto di lavoro”. E sono quasi 1.300 le madri che rimangono senza figli.
Le parole e la memoria: Armi bianche contro morte bianca.

Uno “spettacolo – verità” – Come in un film… a ritroso… – a testimonianza di tante “brutte storie italiane”. Una donna. Col suo ricordo stampato ancora sul viso che andrà a “disturbare la corta memoria” di chi non vuole ricordare. E lo farà nei luoghi deputati alla scomparsa. Una madre di un ragazzo che ha perso la vita sul posto di lavoro.

E lei lo vuole raccontare, perché quello che dice Maria è che:

Tutti lo devono sapere, lo devono sapè tutti quello che è successo a mio figlio.

E così vive e combatte con le parole. Ecco perché al funerale di suo figlio non vuole vedere autorità, giornalisti, istituzioni, la gente che conta e che ti abbandona quando ti serve…

La gente che conta… che conta i morti, i morti ammazzati sul posto di lavoro.
Maria

L’Italia è una Repubblica AFFONDATA sul lavoro.

 

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