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Presentato a Milano ‘AMART 2019’

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Ajassa - Rotolo dipinto'
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Antiquari milanesi espongono al Museo della Permanente opere di rilevanza artistica internazionale

Riceviamo e pubblichiamo.

Si è svolta oggi, 27 febbraio, a Palazzo Bovara la Conferenza Stampa di presentazione di ‘AMART 2019 – Antiquari Milanesi per l’Arte’ che allestirà la seconda edizione della Mostra al Museo della Permanente di Milano, dall’8 al 12 maggio prossimo.

Dice il Presidente Domenico Piva:

‘AMART’ è l’unica mostra italiana organizzata direttamente dagli antiquari è infatti l’Associazione Antiquari Milanesi che l’ha ideata per riscoprire il valore e la bellezza dell’arte antiquaria in tutte le sue espressioni. Nell’edizione 2019 ospiterà 66 mercanti, molti di livello internazionale.

La lunga lista d’attesa di quest’anno certifica del credito che ‘AMART’ si è conquistata in brevissimo tempo nel mondo del mercato dell’arte, ma è soprattutto il lusinghiero riscontro di visitatori che dimostra come si sia riusciti a interpretare il gusto del pubblico, sempre più consapevole e colto, in evoluzione verso l’eccellenza.

Gli organizzatori e i mercanti, forti di queste premesse, hanno raddoppiato gli sforzi per presentare un’edizione 2019 accurata e rigorosa con opere che coprono un vasto arco temporale – dall’archeologia al contemporaneo – e rappresentano tipologie di manufatti artistici molto diversi tra loro.

Tra tutte, citiamo una ‘Testa di fauno’, scultura del I secolo a.c., Umbria Sud, la ‘Maternità’, scultura congolese della fine del sec. XIX, Denise e Beppe Berna, il ‘Lupo’, acquarello del 2019 di Marzio Tamer, Salamon Fine Art, il ‘Regolatore astronomico’ di Louis Constantin Detouche, Top Time, un ‘Incensiere in lacca, oro, argento e smalti’, Giappone sec. XIX, Mastromauro.

Sono molti i segnali che confermano la seduzione esercitata di nuovo dall’antiquariato, molti architetti e home designer scelgono pezzi di antiquariato per arredare case dal gusto contemporaneo e si assiste a un ritorno di interesse da parte delle giovani generazioni.

Proprio per attirare l’attenzione su questa tendenza, ‘AMART’ ha ideato un progetto di comunicazione nuovo, curato da Paolo Landi, schierando protagonisti eccellenti che hanno accettato di farsi fotografare con un’opera antica: generazioni diverse, genitori e figli, nonni e nipoti oppure giovani fratelli e amici, a significare un legame con la tradizione e un desiderio di futuro per una forma d’arte che trova sempre più spazio nelle case dei giovani, arredate con design contemporaneo ma spesso “riscaldate” da un dipinto, da un mobile, da un oggetto antico.

Urbano Cairo con sua figlia Cristina, Claudia e Melusine Ruspoli, i fratelli Francesco e Filippo Mondadori Con Ludovica Bonini, Anna Cataldi con la figlia Guya Falck, Oliva Salviati e Polimnia Attolico Trivulzio, madre e figlia, Carla Milesi di Gresy con la giovanissima nipote Ludovica, Fabrizia Caracciolo, Anna Gastel con il figlio Guido Taroni, Domenico Piva con il figlio Giuseppe e il nipote Leonardo. Inoltre un gruppo di 13 giovani antiquari milanesi, che portano avanti con passione il mestiere e lo espandono sui “social” aggiungendo comunicazione tecnologica ai tradizionali modi di promozione e di vendita.

Accanto ad ognuno di questi protagonisti, fotografati da Maki Galimberti al Superstudio13 di Milano, una frase che attira l’attenzione sul binomio “antiquariato – design”.

Dice, per esempio, Carla Milesi di Gresy:

La mia casa è un misto che adoro di mobili antichi ereditati e di design contemporaneo.

Dicono i fratelli Mondadori:

In casa è bello mischiare antico e contemporaneo, amiamo questo tipo di contrasti.

Dice la giovanissima principessa Mélusine Ruspoli:

L’antiquariato ringiovanisce la mia casa.

E Fabrizia Caracciolo:

L’arte moderna e contemporanea è il mio lavoro, l’antiquariato è nel mio DNA.

Dice Anna Gastel:

Sono stata la prima donna banditrice d’asta da Christie’s continua la mia passione per le cose antiche che amo mischiare alla contemporaneità.

E suo figlio Guido Taroni:

L’antiquariato si tramanda da generazioni nella nostra famiglia. Se le cose antiche e moderne sono belle vivono benissimo insieme.

Oliva Salviati con la figlia Polimnia Attolico Trivulzio sostengono che:

L’arte è sempre arte, è senza tempo: ieri, oggi e domani.

Mentre Anna Cataldi con la figlia Guya Falck dicono:

Un mobile o un oggetto di antiquariato dà calore alla contemporaneità della nostra casa.

Fino allo “statement” di Urbano Cairo che in maniera assertiva dice:

Anche l’antiquariato è una forma di Design.

Tutti i partecipanti alla campagna ‘AMART 2019’, il fotografo Maki Galimberti e Superstudio13 hanno devoluto il loro compenso a una donazione al FAI e al Museo Poldi Pezzoli di Milano.

‘AMART’ supera gli schemi della consueta Mostra antiquaria per essere un momento culturale che rappresenti una tappa nel più ampio ed articolato progetto associativo di sviluppo del mercato attraverso iniziative, approfondimenti, contaminazioni tra diverse forme d’arte.

Anche quest’anno sono numerosi i partner che hanno aderito al progetto di ‘AMART’: Museo Poldi Pezzoli, Museo della Permanente, Amici del Museo Bagatti Valsecchi, FAI Fondo per l’Ambiente Italiano, Confcommercio, Ciaccio Arte – Broker Insurance Group, Ingegnoli Piante, Hotel Manin, Promoter, FIMA Federazione Italiana Mercanti d’Arte e Giovani Antiquari Milanesi.

Elenco opere ‘AMART 2019’

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