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Crisi Napoli

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Anche se mancano ancora 9 partite alla fine del campionato, la classifica è quasi un verdetto per il Napoli: fuori dalla Champions League. I punti di distacco dalla Roma, seconda, sono 9, dalla Lazio, terza, sono 8. La Fiorentina è a +2, la Sampdoria a +1. Segue il Napoli, sesto. Fino al mese scorso si parlava addirittura di aggancio alla Roma, ma il Napoli non ha mai saputo approfittare dei passi falsi dei capitolini. Nessuna vittoria nel mese di marzo per gli azzurri, ma solo delusioni: prima la sconfitta a Torino (1-0), poi il pareggio interno contro l’Inter (2-2), ancora una sconfitta contro il Verona in trasferta (2-0), ancora un deludente pareggio al San Paolo contro l’Atalanta (1-1), per concludere con la sconfitta all’Olimpico contro la Roma (1-0). 2 punti su 15 disponibili sono un magrissimo bottino per una squadra che aspira alla Champions.

I motivi della crisi. Sulle pagine della nostra testata abbiamo analizzato spesso i limiti della squadra di Benitez, puntando il dito soprattutto sul modulo spregiudicato adottato dal tecnico spagnolo che lascia spesso la difesa in balia degli avversari. In qualche occasione abbiamo anche parlato di errori arbitrali che hanno penalizzato la corsa della squadra, come nella partita casalinga contro la Juventus. Ma, se guardiamo al cammino azzurro degli ultimi due mesi, non possiamo assolutamente unirci al coro di chi giustifica prestazioni opache con l’arbitraggio mediocre. Al San Paolo contro l’Atalanta l’arbitro Calvarese ha senza dubbio commesso un grave errore non fermando Pinilla, ma la squadra azzurra, che vanta un attacco esplosivo, almeno sulla carta, avrebbe dovuto sbloccare la partita senza concedere nulla ai bergamaschi. Anche nell’ultima gara all’Olimpico si è vista una squadra poco motivata. Non bastano gli errori di Rizzoli a giustificare la sconfitta.

Quale futuro? Il cammino del Napoli si fa sempre più difficile. Benitez suona ancora la carica affermando che i giochi non sono ancora chiusi. Le sue, però, sono solo parole imposte dal suo ruolo di motivatore: il distacco dalla Roma e dalla Lazio, la squadra più in forma del campionato, sono ormai consistenti, e con questo andamento e, soprattutto, con un gioco mediocre, è impensabile poter raggiungere la qualificazione Champions. Resta l’Europa League, che da quest’anno è una corsia preferenziale per partecipare alla CL. Ma in EL le cose non sono affatto semplici: ai quarti non sarà sicuramente una passeggiata eliminare il Wolfsburg, la seconda forza della Bundesliga. Non si dimentichi però l’ultimo obiettivo stagionale del Napoli: la Coppa Italia, sempre che mercoledì prossimo gli azzurri riescano a fermare la Lazio al San Paolo. Si annuncia una sfida avvincente, sebbene la coppa Italia sia ormai considerata solo un trofeo di seconda categoria: si sa che il re di coppe Rafa Benitez tiene particolarmente ai numeri del suo curriculum, per cui galvanizzerà al massimo i suoi uomini.

Carmelo Cutolo

Autore Carmelo Cutolo

Carmelo Cutolo, giornalista pubblicista, dottore di ricerca in Filologia classica, docente di lettere nelle scuole di secondo grado, appassionato di poesia, di ciclismo e di calcio.