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Questione di mentalità

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Nessuna sorpresa pasquale per il Napoli di Benitez che, nella trasferta al Friuli contro l’Udinese, conferma i suoi limiti e la sua mentalità non ancora vincente. Le giocate e i gol degli attaccanti azzurri, come troppo spesso è avvenuto nel corso della stagione, non bastano per portare a casa la vittoria. Nella ripresa uno svarione di Reina e Behrami vanifica la splendida rete di Callejón (39’ pt), che sulla sponda di testa di Zapata aveva fulminato al volo Scuffet,  consentendo a Pinzi di servire Fernandes per il definitivo 1-1 (54’ st).

A quattro giornate dal termine del campionato il Napoli dimostra, come lo stesso tecnico spagnolo ha sottolineato, di non avere la mentalità vincente per chiudere le gare. Non si adduca come alibi il fuorigioco di Fernandes in occasione del pareggio: al Napoli manca ancora la maturità per ambire a traguardi importanti.

Il confronto con la Roma, fino a qualche settimana fa diretta rivale del Napoli per il secondo posto, è impietoso. I giallorossi, anche dopo aver assistito alla vittoria della Juventus sul Bologna, vittoria che avvicina sempre di più i bianconeri al tricolore, scendono in campo con la grinta necessaria a sconfiggere la Fiorentina. Questa si chiama mentalità vincente. Tanti ricordano che Benitez è solo al primo anno sulla panchina partenopea, ma dimenticano che molte delle sue richieste durante la sessione estiva di calciomercato sono state esaudite dal sempre e comunque criticato De Laurentiis. Anche Garcia è al primo anno sulla panchina giallorossa, eppure il cammino della Roma è stato strepitoso. Ovviamente tutti diranno che la Roma non aveva le coppe e poteva preparare le gare di campionato senza pensare agli impegni europei. Conte, addirittura, già al primo anno alla guida dei bianconeri, ha vinto il tricolore. Anche allora molti hanno detto che la Juventus non giocava le coppe. Nessuno dimentichi, allora, che l’anno scorso la Juventus giocava la Champions League e che quest’anno vincerà il campionato, probabilmente raggiungendo il record di punti nel nostro torneo, e potrebbe arrivare fino in fondo in Europa League.

Giunti ormai a quattro giornate dal termine, il Napoli non ha davvero più nulla da chiedere al campionato: il secondo posto è matematicamente irraggiungibile e, con dieci punti di vantaggio sulla Fiorentina quarta, il terzo posto quasi matematicamente assicurato.

Tra le mille voci di calciomercato e le contestazioni alla dirigenza, che, secondo una parte della tifoseria, avrebbe dovuto garantire a Benitez una panchina più lunga e qualche altro top players, soprattutto in difesa, ci si dovrebbe chiedere anche a chi imputare la mancanza di carattere della squadra azzurra. Ma ha il compito di motivare la squadra: la dirigenza o forse un tecnico dall’invidiabile palmares? Non resta che sperare che il carattere, fieramente mostrato in alcune sfide europee, non manchi anche nella finale di Coppa Italia.

Carmelo Cutolo

Autore Carmelo Cutolo

Carmelo Cutolo, giornalista pubblicista, dottore di ricerca in Filologia classica, docente di lettere nelle scuole di secondo grado, appassionato di poesia, di ciclismo e di calcio.