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Firenze, Rossi a forum sui percorsi della cronicità

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Enrico Rossi


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‘Necessario un patto per la sanità tra istituzioni, operatori e cittadini’

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Una delle più grandi infrastrutture civili del nostro Paese, la legge che ha istituito il Servizio Sanitario Nazionale, compie 40 anni. Il mio augurio è in questa occasione le forze politiche possano tornare a discutere tra loro per rilanciarlo e tra i temi c’è anche la mancanza di una legge che garantisca l’assistenza alla cronicità di tutti i cittadini.

Tutti gli altri Paesi hanno un fondo appropriato per questo. Noi, invece, mettiamo toppe: è il momento di dare una soluzione a questo problema.

Lo ha detto il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, intervenendo questa mattina, 13 dicembre, ad un forum sui percorsi della cronicità organizzato dall’associazione Motore Sanità al Grand Hotel Mediterraneo di Firenze.

Ha proseguito la sua riflessione Rossi:

L’impianto della legge è stato sufficientemente forte da tenere, grazie all’attenzione dei governi che si sono succeduti e all’impegno degli operatori. La presa in carico, il curare come missione fondamentale è la cultura del nostro Paese, antropologica, cristiana, costituzionale.

Inoltre, questo sistema ha dimostrato di costare poco e curare bene. La sua tenuta si deve all’insieme di tutti questi fattori. La stessa Corte Costituzionale ha detto che il SSN ha contribuito al risanamento dei conti.
Ora, però, il Servizio sanitario nazionale ha bisogno di essere riformato, dopo aver subito diversi colpi negli ultimi tempi. È cresciuta la sofferenza nel mondo degli operatori, che da dieci anni aspettano il rinnovo dei contratti e che rappresentano una componente fondamentale per ripartire. La sanità funziona se facciamo un patto fra questi tre soggetti: istituzioni, operatori, cittadini. Qualcosa ora si sta muovendo, ma ci sono spinte verso corporativismi che diventano distruttivi. Bisogna che il governo dia più finanziamenti alla sanità, che è un fatto eminentemente politico, perché solo la politica può costruire un patto.

Tuttavia questa grande infrastruttura civile, sociale, di progresso va rilanciata nel secolo nuovo. È il momento di ritoccare alcune cose: non solo colmare una lacuna come quella della cronicità, ma, a mio parere, va per esempio rivisto e analizzato il tema dell’intramoenia, perché l’opzione privata è quella a cui oggi si avvicina chi sceglie di fare il medico. Dobbiamo recuperare il senso etico di questa professione, altrimenti si scredita il servizio agli occhi dei cittadini.

Il mio augurio è che questo sia un anno di discussione per il Servizio sanitario nazionale, e questo di oggi è un contributo importante alla discussione. Abbiamo bisogno di un protagonismo degli operatori, che si facciano carico della tenuta del SSN.