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‘Il castello incantato’ di Marco Taralli a Modena e Trieste

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'Il castello incantato'


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Il 16 e 17 dicembre al Teatro Comunale di Modena e dal 19 febbraio al 24 maggio Teatro Verdi di Trieste

Riceviamo e pubblichiamo.

‘Il castello incantato’ di Marco Taralli in scena al Teatro Comunale di Modena domenica 16 dicembre, ore 17:00, e lunedì 17 dicembre, ore 10:00, e al Teatro Verdi di Trieste dal 19 febbraio al 24 maggio. Favola musicale in un atto liberamente tratta da ‘Il soldatino di stagno’ di Hans Christian Andersen, libretto di Fabio Ceresa, Coproduzione di Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste e Fondazione Teatro Comunale di Modena, Nuovo allestimento.
Un dicembre intenso quello del compositore aquilano Marco Taralli, che vedrà la première del suo Concerto per Violino ed Orchestra a Montecarlo su commissione dell’Orchestra Filarmonica del Principato e quindi la prima de ‘Il castello incantato‘, che tornerà già a gennaio 2019 al Teatro Verdi di Trieste.

In carriera dal 1992, eseguito in importanti istituzioni come il Teatro dell’Opera di Roma, il Liceu di Barcellona, l’Opera House di Sidney, il Teatro Comunale di Bologna e tanti altri sia in Europa sia in Italia, con una diffusione decisamente capillare della sua musica, Marco Taralli rappresenta la nuova strada dei giovani compositori: aperto, melodico, in un’inesausta ricerca della fascinazione musicale anche nelle costruzioni più complesse, laddove la complessità non deve primeggiare uccidendo la piacevolezza, ma al contrario fare sano esercizio di ‘sprezzatura’.

Per citare, dunque Baldassarre Castiglione, Marco Taralli è colui che fugge quanto può

come un asperrimo e pericolo scoglio, la affettazione

ed in ogni composizione usa

una certa sprezzatura, che nasconda l’arte e dimostri ciò, che si fa e dice, venir fatto quasi senza fatica e quasi senza pensarvi.

Ben si addice dunque a questo spirito la meravigliosa favola de Il Soldatino di Stagno nel nuovo libretto di Fabio Ceresa, affermato regista lirico e librettista esperto nell’arte di fascinare senza banalizzare, come ha dimostrato nell’ultimo anno coi conclamati successi di pubblico e critica de La Ciociara e Miseria e Nobiltà di Marco Tutino.

Taralli, sensibile alla necessità di rinnovare il repertorio, pur rimanendo nel solco della tradizione italiana, fatta di cantabilità e incontro con il pubblico, saprà di certo restituire l’incanto della favola in musica e della sua nuova composizione dice:

Scrivere un’Opera nuova oggi significa per me proseguire nel solco tracciato dalla nostra importante tradizione lirica – che in Italia non ha mai smesso di essere viva – alla luce delle suggestioni della mia contemporaneità, e utilizzare un linguaggio che oggi più che mai continua ad avere una straordinaria forza espressiva, in grado di coinvolgere generazioni anche molto distanti tra loro.

Con ‘Il castello incantato’ sono tornato a misurarmi dopo 10 anni esatti, con la tipologia narrativa della fiaba.

Era il 2008 l’anno in cui il Teatro Carlo Felice di Genova mi commissionò ‘Il vascello incantato’ (coincidenza?) su libretto dell’allora giovanissimo Fabio Ceresa (coincidenza?) Nel 2008 correva il 150° Pucciniano, e in omaggio al mio mito fin da giovanissimo concepii per l’attacco de ‘Il vascello incantato’ una frase che fosse di citazione al Gianni Schicchi, capolavoro pucciniano.

Ma nel 2018 ricorre il 150° Rossiniano! E quando circa un anno fa il Verdi di Trieste ed il Pavarotti di Modena, mi proposero un soggetto per una fiaba, da realizzare in coproduzione e sempre su libretto di Fabio Ceresa, come potevo dire di no?

Sinceramente le coincidenze erano davvero troppe!!! E per rendere doveroso omaggio al sommo genio pesarese, altro mio mito fin dall’infanzia, ho concepito per questa nuova partitura un’ouverture ad hoc!

E ho passato un anno a giocare, tornando bambino nella notte di Natale, la magica notte in cui può succedere davvero ogni cosa, e nella quale è assolutamente normale che i giocattoli prendano vita!

E gli ingredienti ci sono davvero tutti: la Fata, il folletto saggio, le matrioske frivole, il soldatino, la ballerina e anche il cattivo Jack, che però alla fine diventa buono, perché è la Notte di Natale, e almeno per un attimo cerchiamo di circondarci solo di allegria e di bontà, per poter arrivare ad aggiungere l’ultimo indispensabile ingrediente: la mia voglia di far divertire il pubblico che la sera si mette la cravatta e viene a Teatro, a sentire questa antica storia raccontata da questi nuovi personaggi, e il mio grande desiderio di riuscire a creare quell’atmosfera capace di generare il sorriso di un bimbo la sera di Natale.

Lo spettacolo modenese va in scena nell’ambito del progetto che il Teatro Comunale dedica ogni anno alla commissione e alla creazione di nuove opere, con particolare attenzione per gli autori italiani, e che nelle scorse stagioni ha visto il debutto in cartellone di titoli quali ‘Il colore del sole’ di Lucio Gregoretti, 2017, ‘Notte per me luminosa’ di Marco Betta, 2016, e ‘Il labbro della Lady’ di Carlo Galante (2015).

I protagonisti e il cast:
La Fata del Natale, Selma Pasternak, soprano
Il Folletto Fiordarancio, Ricardo Crampton, baritono
Piombino, Motaharu Takei, tenore
Jack in the Box, Andrea Binetti, baritono
Brunetta, Elena Sabas, soprano
Rossella, Silvia Pasini, mezzosoprano
Biondina, Elena Serra, mezzosoprano
Stella, Cler Bosco, danzatrice

Fabio Ceresa, affermato regista lirico, ha scritto numerosi libretti d’opera fra i quali ‘Miseria e Nobiltà’ per Marco Tutino, Teatro Carlo Felice di Genova, 2018, edito da Ricordi, ‘La Ciociara’, sempre per Tutino, Sonzogno, 2015, all’Opera di San Francisco, ‘Marco Polo’, di Daniele Zanettovich, al Croatian National Theatre, 2013, e ‘Il vascello incantato’, di Marco Taralli per il Teatro Carlo Felice di Genova, 2007, e per il Teatro Comunale di Bologna, 2013, edito da Sonzogno.

Marco Taralli, nasce a L’Aquila nel 1967. Nel suo percorso musicale il Conservatorio de L’Aquila riveste un parte importante del periodo giovanile dove consegue il diploma in pianoforte con il massimo dei voti; in suo percorso formativo nell’ambito della composizione si sviluppa a fianco di Sergio Rendine mentre parallelamente approfondisce lo studio della direzione d’orchestra con Gianluigi Gelmetti in Italia e con Erwin Lukacs a Budapest all’Accademia Franz Liszt.

Compositore eclettico e versatile, dal 1992, anno che segna il suo debutto ufficiale quale compositore con il brano ‘Fog’ eseguito dal gruppo Octandre di Bologna le sue esperienze e i suoi studi lo hanno portato a spaziare tra i più diversi generi e le più diverse forme musicali. Conosciuto per una serie di fortunati e brillanti lavori sinfonici, opere e teatro musicale, è commissionato prodotto ed eseguito dalle più note Istituzioni musicali, orchestre ensemble e solisti nelle maggiori Stagioni e Festival in Italia e all’estero.
I suoi lavori sono editi da Sconfinarte Edizioni Musicali e da Sonzogno

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