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Toscana, 100 ricercatori per la cultura

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Monica Barni


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Presto un bando che avvicina cultura e scienza

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Un bando per l’alta formazione e la ricerca in ambito culturale.

Le linee essenziali dell’avviso che la Regione Toscana sta per lanciare, sono state anticipate oggi, 5 dicembre, nel corso del primo dei tre eventi che la Regione ha organizzato per presentare al mondo accademico e della ricerca la novità, unica a livello europeo, che consente il cofinanziamento di cento assegni di ricerca, in ambito culturale, per progetti connessi a contenuti tecnologie e strumenti relativi alla fruizione, conservazione, valorizzazione del patrimonio culturale e alla conoscenza e interpretazione delle arti e della cultura.

I progetti di ricerca devono essere realizzati in collaborazione fra Università, enti di ricerca e operatori delle filiera culturale e creativa regionale.

La misura come è stato spiegato nel corso dell’evento, è cofinanziata dal Programma operativo del Fondo sociale europeo 2014-2020 e rientra nel progetto Giovanisì della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani.

Afferma la Vicepresidente Monica Barni:

Si tratta di 100 assegni biennali cento giovani che insieme all’università e agli enti culturali della nostra regione, vale a dire musei, biblioteche, istituzioni culturali e con le imprese, potranno costruire progetti con la finalità di rendere più aperta e partecipata l’offerta culturale della nostra regione ma anche di promuovere la qualificazione del capitale umano e l’occupabilità, creando e ponti fra discipline diverse, attraverso l’uso della tecnologia al servizio della cultura.

Gli elementi essenziali del bando saranno presentati oggi anche a Pisa mentre a sarà a Siena il 13 dicembre.

Ad essere coinvolti saranno gli operatori della filiera culturale che lavorano in musei, soprintendenze, archivi, biblioteche, nel settore della musica e dello spettacolo che potranno vedersi finanziati progetti in collaborazione con Università e centri di ricerca pubblici, con assegni biennali come percorsi di alta formazione, finanziati per il 90% dalla Regione mentre almeno il 10% dovrà essere coperto dal soggetto proponente. Il progetto potrà essere supportato anche da altri partner come istituzioni pubbliche ed imprese private.

I candidati agli assegni sono giovani con laurea magistrale sotto i 36 ed ogni ente potrà presentare più di un progetto.

Spiega ancora Monica Barni:

L’idea è innovativa e ci auguriamo possa dare buoni risultati, sia sul piano della diffusione della cultura che su quello della sostenibilità economica e dell’introduzione di moderne tecnologiche, prima fra tutte quella digitale.

Ci sono esperienze virtuose che raccontano di come la contaminazione fra cultura e ricerca possa dare frutti interessanti e utili, non soltanto per gli studiosi e i ricercatori ma anche per tutti i cittadini.

Oggi abbiamo avuto a Firenze il direttore del museo archeologico di Napoli Giulierini che ha raccontato la sua esperienza positiva che sta trasformando il museo e rendendolo più aperto alla comunità, mentre a Pisa ne parla il direttore del Teatro Metastasio di Prato Bressan.

Ancora fra i casi di studio utili per spiegare cosa ci aspettiamo da questo bando, quello dell’Archivio diaristico di Pieve Santo Stefano che costruisce e condivide la memoria di una comunità.

Tutto questo perché vogliamo puntare ancora di più sulla cultura come strumento di sviluppo, perché vogliamo che i rapporto dei cittadini con la cultura non sia un fatto occasionale ma diventi un’abitudine, perché è con l’abitudine alla partecipazione che si costruisce una comunità civile.

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