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La Marina Militare celebra patrona della forza armata, Santa Barbara

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Santa Barbara


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Il 4 dicembre Santa Messa del Cardinale Sepe a bordo della Nave Anfibia San Marco attraccata alla Stazione Marittima del Porto di Napoli

Riceviamo e pubblichiamo da MARICOMLOG di Napoli.

Ogni 4 dicembre gli uomini e le donne della Marina Militare e quanti operano per essa, nel ritrovarsi con le comuni origini e valori, festeggiano solennemente la loro Santa Patrona. §È tradizione, infatti, a bordo delle navi e presso tutti gli Enti e i Comandi della Forza Armata commemorare la ricorrenza di Santa Barbara.
Anche quest’anno le celebrazioni a Napoli saranno svolte congiuntamente con il Comando Provinciale di Napoli dei Vigili del Fuoco ed avranno iniziano alle ore 9:30 di lunedì 4 dicembre, a bordo della Nave Anfibia San Marco, attraccata presso la Stazione Marittima del Porto di Napoli. Nell’hangar della Nave, Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Crescenzio Sepe, officerà la Santa Messa a favore del personale imbarcato e di quello dei Comandi, Enti della sede delle due istituzioni.

Alla liturgia parteciperanno il Comandante Logistico della Marina Militare Ammiraglio di Squadra Eduardo Serra ed il Comandante Provinciale di Napoli dei VV. FF., Ing. Emanuele Franculli, nonché le massime Autorità civili e militari delle Regione Campania, unitamente al personale in servizio e in congedo e alle relative Associazioni Combattentistiche e d’Arma.

Sarà un momento particolarmente sentito che riunirà il personale della Marina Militare in comune riflessione, con il profondo pensiero a coloro che dalle basi in Italia, sui mari di tutto il mondo e nei teatri operativi svolgono il loro quotidiano e silenzioso lavoro al servizio della Patria e dei cittadini.

Brevi cenni sulla vita di Santa Barbara
Si narra che Barbara di Nicomedia in Bitinia fu rinchiusa in una torre e poi condotta al martirio per la sua indomata fede cristiana osteggiata dal padre pagano Dioscoro, che al “quattro del mese di Dicembre, regnante Massimiano Imperatore, ed essendo preside Marziano…”, circa nel 228 d. C., fu incenerito da un fulmine celeste, simbolo della morte immediata senza la possibilità di redimersi.

La martire, nell’imminenza del supremo sacrificio, pregò Gesù:

“… tu che tendesti i cieli e fondasti la terra e rinchiudesti gli abissi, il quale comandasti ai nuvoli che piovessero sovra i buoni e sovra i rei, andasti sopra il mare e riprendesti il tempestoso vento, al quale tutte le cose obbediscono, esaudisci per la tua misericordia infinita l’orazione della tua ancilla… Pregoti il Signore mio Gesù, se alcuna persona a tua laude farà memoria di me e del mio martirio… mandali grazia per tua misericordia…”

Da queste espressioni si percepisce l’intenso intreccio che lega Santa Barbara agli uomini della Marina Militare. La leggenda spiega le ragioni per cui subito dopo l’invenzione della polvere da sparo, presso ciascun magazzino di munizioni, in particolare sulle navi da guerra, per devozione alla vergine di Nicomedia, è presente sulle pareti un’immagine della Santa perché siano preservati dal fuoco e dai fulmini celesti i depositi delle polveri che si chiamano appunto “Santabarbare”.