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5 studentesse Federico II vincono hackathon Women shape the future

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Le 5 studentesse dell'Università Federico II di Napoli vincitrici dell'Hackathon


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Marcella Magliocca, Francesca Silvestro, Francesca Ferraro, Alessandra Balestrieri e Chiara Pazienza,  vincono il primo premio per una Corporate App che ottimizza il work-life balance dei dipendenti

Riceviamo e pubblichiamo.

Si è tenuta l’11 settembre a Crespellano (BO) presso il Philip Morris Institute for Manufacturing Competences, IMC, centro per l’alta formazione delle competenze legate a Industria 4.0, la premiazione delle vincitrici di ‘Women shape the future’, hackathon promosso da Philip Morris, in collaborazione con MedITech e Codemotion, per valorizzare il talento femminile in ambito STEM.

Ad aggiudicarsi il primo premio 5 studentesse di ingegneria e matematica dell’Università Federico II di Napoli, che hanno ideato una Corporate App dedicata al benessere dei dipendenti, mentre al secondo posto si sono classificate 4 studentesse di ingegneria e informatica del Politecnico di Bari, ideatrici di MyHelpy, app per la comunicazione aziendale.

Le studentesse vincitrici hanno partecipato a una challenge che ha coinvolto decine di studentesse provenienti dalle facoltà STEM di 8 università campane e pugliesi: Università di Napoli Federico II, Università di Salerno, Università di Napoli Parthenope, Università della Campania L. Vanvitelli, Università del Sannio, Politecnico di Bari, Università di Bari Aldo Moro, Università del Salento.

Guidate da mentor esperti di settore, sviluppatori, professionisti IT e figure tecniche di Philip Morris e Codemotion, le studentesse hanno messo in campo le proprie conoscenze digitali e tecnologiche per realizzare progettualità con l’obiettivo di migliorare gli ambienti in cui le persone si muovono, smart mobility, lavorano, digital training, e vivono, work-life, balance.

Tra le idee proposte ci sono soluzioni di mobilità sostenibile per i dipendenti volte a limitare l’impatto delle aziende sull’ambiente; sistemi per incrementare lo scambio di competenze all’interno del contesto lavorativo, implementare il senso di appartenenza e la produttività; modelli che favoriscano parità e inclusione per ridurre lo stress e migliorare l’esperienza professionale di ognuno.

Afferma Chiara Russo, CEO e Co-Founder di Codemotion:

Con questa iniziativa abbiamo voluto valorizzare le competenze dei giovani e investire sui talenti femminili.

Come Codemotion abbiamo messo a disposizione delle studentesse la nostra conoscenza del digitale, con voci esperte e strumenti utili affinché possano realizzare al meglio i loro progetti e trarre il massimo dallo scambio di esperienze con le colleghe e con i mentori.

Il mondo dell’innovazione e della tecnologia, infatti, ha sempre più bisogno della presenza femminile e questa challenge è un’occasione per fare network e mettere in contatto i migliori talenti accademici con un polo di innovazione come Philip Morris IMC.

Ha dichiarato Gianluca Tittarelli, Director People & Culture di Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna:

È stata una grande soddisfazione premiare oggi le giovani donne che hanno vinto l’hackathon ‘Women shape the future’ grazie alle loro idee innovative e brillanti al servizio di un mondo del lavoro più sostenibile.

Il talento femminile può apportare valore aggiunto, anche e soprattutto in un ambito come quello delle materie STEM, dove presenza e competenze delle donne sono in crescita.

In Philip Morris guardiamo costantemente al futuro e porteremo avanti iniziative come questa.

A giudicare i progetti e decretare i team vincitori è stata una giuria composta da Francesco Brognara, Responsabile servizi energia, facility e mobilità di Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna; Giacomo Albanese, Supervisor Operations Training di Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna; Rita Gherardi, Talent Acquisition Executive di Philip Morris Italia: gli esperti hanno valutato l’attinenza con gli obiettivi dell’hackathon, il potenziale impatto del progetto, la sua validità in termini tecnici, di creatività e completezza.

Il team dell’Università Federico II, vincitore del primo premio, ha ricevuto €6.000,00 in buoni Amazon suddivisi equamente fra i membri del team vincitore; alle ingegnere del Politecnico di Bari è stato assegnato il secondo premio di €4.000 euro,00 in buoni Amazon.

Corporate App, il progetto vincitore dell’Università Federico II – Ideata da Marcella Magliocca, Francesca Silvestro, Francesca Ferraro, Alessandra Balestrieri e Chiara Pazienza, 5 studentesse delle facoltà di Ingegneria Gestionale, Ingegneria dei Materiali e Matematica dell’Università Federico II di Napoli, Corporate App è un’applicazione concepita per uso aziendale che unisce l’attenzione ai temi della mobilità sostenibile con quelli del work life balance.

Attraverso l’utilizzo di meccanismi di gamification, con possibilità di essere ricompensati tramite un sistema a premi, la app mira a coinvolgere i dipendenti in attività finalizzate a incentivare mobilità di spostamento green, stili di vita più sani e favorire l’interazione tra i colleghi.

MyHelpy, la app del Politecnico di Bari – Da un team composto da 4 studentesse delle facoltà di Informatica e Ingegneria Informatica e dell’Automazione – Alessandra Maria Bonavita, Bianca Di Bitetto, Barbara Cino e Kiranjit Kaur – arriva l’idea di MyHelpy, progetto pensato come strumento di comunicazione interno alle aziende.

Si tratta di una app che facilita l’interazione tra impiegati e con i dirigenti, incentivando una vita lavorativa più serena.

Si compone di tre sezioni:
Board, bacheca digitale per le comunicazioni aziendali;
Survey, con questionari utili alla verifica delle competenze dei singoli, iniziative di aggiornamento e formazione;
Diary, in cui ciascuno può segnalare uno stato di malessere, stress o burnout legato alla propria occupazione, specificandone eventualmente le motivazioni.

La sezione integra una AI dedicata, la quale, analizzando le problematiche manifestate dell’utente, suggerisce delle attività per mitigare lo stato di malessere in esame, favorendo l’interazione tra colleghi e tenendo specialmente in considerazione luoghi di aggregazione dell’azienda qualora presenti.