Due grandi traguardi per Riccardo e Miriam, che si avvicinano a grandi passi verso la meta
Riceviamo e pubblichiamo.
3500 km oggi, 6 mesi di cammino: il viaggio di Riccardo e Miriam, The Pathfinder, ha toccato in Spagna due importanti traguardi. Mancano ora poco più 500 chilometri a Finisterre, la meta del cammino iniziato da Santa Maria di Leuca, Castrignano del Capo (LE) nel febbraio scorso.
Distanze e tempi che permettono di fare già i primi bilanci, ripercorrendo le tappe di un percorso che ha attraversato tre diversi Paesi, incontrando persone e storie diverse, ognuno con un obiettivo da raggiungere e qualcosa da ritrovare.
Raccontano i ragazzi:
Sono tante le tappe in Italia dove abbiamo trovato un grande spirito del cammino: in Puglia, sui cammini materani, poi in Abruzzo nelle “terre mutate” dal sisma, due luoghi dove abbiamo condiviso esperienze e racconti con tanti abitanti del posto. Come successo anche a Gubbio, dalle Sorelle del Piccolo Testamento di San Francesco.
Sulla Via Francigena abbiamo trovato delle vere e proprie perle, anche se in generale siamo rimasti delusi dalla mancanza di ospitalità pellegrine su buona parte del tratto da noi percorso.
Altre tappe da ricordare, grazie alle persone che abbiamo conosciuto, sono sicuramente quelle di Groppodalosio, da Marco e Greta, allo Spitale di Vercelli abbiamo incontrato, invece, Dino e Luisa, a Lamporo con Graziella e a Torino, la città che ci ha accolti nel migliore dei modi.
Infine, in Val di Susa abbiamo vissuto una bella esperienza grazie alle persone che ci hanno narrato il territorio.
In Italia si ha sempre la sensazione di avere tutto a portata di mano, ma in ogni circostanza bisogna aver la fortuna di trovare la persona giusta al momento giusto.
Discorso diverso per la Francia, dove la cultura dell’ospitalità è diversa e si incontrano meno pellegrini.
Spiegano:
È stato un percorso abbastanza solitario quello francese, solo nei pressi di Montpellier abbiamo incontrato i primi pellegrini con cui abbiamo condiviso la cena e un bel momento insieme.
Sono state poche le occasioni in cui abbiamo potuto sperimentare l’accoglienza francese: ci è capitato nel giorno di San Giacomo, dove abbiamo conosciuto un nutrito gruppo di francesi e lì ci siamo sentiti di nuovo in cammino, con il grande desiderio di arrivare in Spagna.
In Spagna, il Paese dei pellegrini per antonomasia, lo spirito di Riccardo e Miriam è cambiato radicalmente e hanno ritrovato entusiasmo.
Raccontano:
Abbiamo cambiato panorama e ritrovato nuove energie. Qui l’accoglienza è diversa: durante la nostra prima cena comunitaria, ad Arres, abbiamo incontrato Donatella, con cui abbiamo preparato la cena insieme.
Da quando poi abbiamo iniziato il cammino francese, ogni giorno è una fest, e anche in una sola ora di chiacchierata si condivide tanto.
La facilità di confrontarsi con qualcuno è disarmante, e si parla sempre dell’importanza di fare un percorso simile, la scelta di mettersi in cammino.
Ci si racconta un bagaglio di vita, da portarsi dietro nei chilometri a venire. Camminare ti insegna a confrontarti con te stesso e con gli altri.
I due pellegrini sono ora attesi da altri cinque giorni nelle Mesetas: prossima tappa importante, Leon.