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25 aprile al Madre: apertura straordinaria con ingresso gratuito

'Jimmie Durham: humanity is not a completed project'


Visitabili le mostre ‘Jimmie Durham: humanity is not a completed project’, ‘Think Tank: REPRODUCTIVE AGENTS’ e ‘Ugo Marano. Le stanze dell’utopia’

Riceviamo e pubblichiamo.

In occasione della Festa della Liberazione, il Madre, museo d’arte contemporanea della Regione Campania, sarà aperto dalle ore 10:00 alle ore 19:30, ultimo ingresso ore 18:30, con ingresso gratuito.

Sarà possibile visitare gli spazi del museo, la sua collezione permanente e le mostre in corso: ‘Jimmie Durham: humanity is not a completed project’, a cura di Kathryn Weir, è la prima retrospettiva mai realizzata in Italia dedicata all’artista, che raccoglie oltre 150 opere in un percorso che intende analizzare l’importanza del corpus di Durham e restituire i nodi cruciali di una carriera che si svolge attraverso definite linea di ricerca.

In mostra sono presenti lavori iconici, ricostruzioni di importanti mostre e installazioni, alcuni in collaborazione con l’artista Maria Thereza Alves, e delle opere inedite, come ad esempio ‘Night Hawk’, del 1954, ‘God’s own drunks’, 1974, oltre alla poesia ‘Now’, realizzata in occasione della call to action promossa dal museo Madre nel 2020 durante il primo confinamento per la pandemia in Italia.

‘Jimmie Durham: humanity is not a completed project’ si articola non solo nelle sale del terzo piano del Madre: la voce di Durham risuona nelle scale, mentre alcune opere sono installate al secondo piano e al piano terra, tra cui ‘Presepio’, 2016, che accoglie i visitatori negli spazi della biglietteria. Sempre al piano terra, è stato allestito uno spazio di approfondimento in cui sono presenti alcuni lavori dell’artista.

‘Think Tank: REPRODUCTIVE AGENTS’, curata da Florencia Cherñajovsky, presenta opere chiave di tredici artisti di epoche e contesti geografici diversi, alcuni dei quali esporranno per la prima volta in Europa, in accordo con l’interesse della Fondazione Donnaregina a proporre ai pubblici del museo Madre opere, tendenze concettuali e prospettive tra le più attuali e differenti.

La mostra presenta per la prima volta al pubblico una serie di disegni erotici risalenti al 1940 dell’artista ungherese – francese Victor Vasarely, considerato il fondatore del movimento artistico dell’Op art. Custoditi per decenni nella collezione personale di Denise René, l’influente gallerista francese specializzata in arte cinetica e Op, i disegni presentano incontri corporei rappresentati con uno stile fortemente grafico che pone le basi estetiche della ricerca plastica di Vasarely, con una gestione unica della linea e un trattamento dei contrasti grafici giustapposti.

‘Ugo Marano Le stanze dell’utopia’, a cura di Stefania Zuliani e Antonello Tolve, propone oltre quaranta opere, tra cui una ‘Papà non c’è’, 1987, mai esposta al di fuori della casa – studio di Capriglia (AV): sculture, installazioni, disegni, dipinti e libri d’artista dalla fine degli anni Sessanta al 2010 danno vita ad un vero e proprio racconto del lavoro di Marano, declinato attraverso le linee guida che hanno orientato la sua attività.

Un percorso di arte e di pensiero che ha riconosciuto nell’utopia la sua forza e il suo movente, non strutturato secondo ordine cronologico né in base ad una selezione per tecniche e materie, ma scandito in sette sezioni, in sette idee di Casa, Corpo, Tempo, Arte, Scrittura, Natura, Legame.

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