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‘1799 – La Rivoluzione Napoletana’ a Palazzo Fazio

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'1799 - La Rivoluzione Napoletana'


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In scena dal 18 al 19 gennaio a Capua (CE)

Riceviamo e pubblichiamo.

Sabato 18 gennaio, ore 20:30, e domenica 19 gennaio, ore 18:30, a Palazzo Fazio, via Seminario, 10 a Capua (CE), nell’ambito di ‘FaziOpenTheater’, II Edizione, Teatri d’Innovazione – Ricerca – Sperimentazione, Rassegna Nazionale di Teatro – Danza – Arti Performative, Ideazione e direzione artistica di Antonio Iavazzo, Sez. TeatroDanza a cura di Annamaria Di Maio, Stagione 2019 – 2020, Sezione Teatrodanza a cura di Annamaria Di Maio, la Produzione Associazione Culturale ‘Frentania Teatri’ di Termoli (CB) presenta ‘1799 – La Rivoluzione Napoletana’. 

Coreografie di Gisela Fantacuzzi
Ideazione e Regia di Giandomenico Sale
Interpreti: Gisela Fantacuzzi e Giandomenico Sale
Direzione tecnica: Marco Franzini

Note di regia
La danza incontra il teatro e insieme si fondono e danno vita allo spettacolo ‘1799 – La Rivoluzione Napoletana’, performer che attraverso il loro corpo raccontano quello che è stato il periodo storico vissuto nell’Italia Meridionale alla fine del ‘700. Musiche e canti dal vivo, voci fuori campo, danze e movimenti si fondono in un linguaggio contemporaneo riportando alla memoria o a render noto allo spettatore, quella che è stata e la valenza storica della Rivoluzione Napoletana.

Corpi anonimi e in semi oscurità scrutano e cercano nei suoni e nei rumori segnali che appartengano al nemico; una donna, simbolo della Repubblica, che cerca senza riuscirci di spargere e seminare chicchi di grano, semi che devono germogliare a beneficio della popolazione meridionale per infondere quei pensieri e quelle idee liberali per le quali gli intellettuali del Regno di Napoli hanno sacrificato la vita; una battaglia di corpi tra giacobini e sanfedisti, schieramenti avversari alla conquista del Regno di Napoli, ideali progressisti contro vecchie convenzioni.

Il lavoro ‘1799 – La Rivoluzione Napoletana’ è ricco di simbologia e significati da scoprire e approfondire. Nelle parole dei grandi filosofi dell’epoca, che riecheggiano nell’aria durante lo spettacolo, ascoltiamo concetti forse arrivati troppo presto alle orecchie sorde del popolo meridionale.

Concetti e ideali di cui il mondo contemporaneo ha bisogno ma che ancora non riesce a conquistare la rivoluzione del 1799 ha lasciato con quelle idee, con quegli scritti, con quella prima costituzione repubblicana, pensieri che parlano di democrazia, di equità, ma Vincenzo Cuoco ha scritto: “Tutto si può fare, la difficoltà è solo nel modo. Noi possiamo giungere col tempo a quelle idee… Tutto il segreto consiste in sapere donde si debba incominciare”.
Giandomenico Sale

A conclusione della rappresentazione ci sarà l’opportunità, per gli spettatori che lo vorranno, di intrattenersi con gli artisti della Compagnia per un confronto e un dibattito relativi all’evento in programma e per una più vasta ricognizione / riflessione sullo stato dell’arte del teatro e della cultura in generale.

Biglietti
– intero: €10,00
– ridotto under 30 – Over 65: €7,00