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L’ass. Palmieri in Commissione infanzia alla Camera

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Annamaria Palmieri


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Infanzia e adolescenza – Anci in audizione alla Camera, Palmieri e Chiofalo “Coordinare azioni e ottimizzare risorse”

Riceviamo e Pubblichiamo dall’Ufficio stampa del Comune di Napoli.

Programmare, coordinare e riequilibrare le risorse che lo Stato destina ai servizi per l’infanzia; approvare al più presto i livelli essenziali delle prestazioni; ribadire la centralità della scuola e dei servizi educativi e puntare forte sulla formazione e sul contrasto alla dispersione scolastica. Sono questi i punti salienti che Anci ha portato ieri pomeriggio all’attenzione della commissione per l’Infanzia e l’adolescenza della Camera, dove gli assessori alla scuola di Pisa e Napoli, Marilù Chiofalo e Annamaria Palmieri, sono state audite in rappresentanza dell’Associazione sullo schema del IV Piano nazionale di azione per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei bambini in età evolutiva.

“Un’audizione – spiegano a margine dell’appuntamento Chiofalo e Palmieri – che è servita per ribadire, innanzitutto, come sia indispensabile il superamento della  frammentazione organizzativa e legislativa in materia, che deve essere sostituita da un coordinamento tra azioni in campo scolastico, sanitario, educativo e della giustizia minorile. Per fare questo – rimarcano i due assessori – serve passare dai finanziamenti spot a piani continuativi di finanziamento, programmando gli stessi nel passaggio da Stato centrale a enti territoriali evitando le sperequazioni in quelle Regioni dove la spesa dedicata è minore”.

Nel ribadire l’auspicio di una “rapida approvazione, nella legge di Stabilità e attraverso fondi dedicati,  dei livelli essenziali delle prestazioni e della loro esigibilità tramite risorse continuative”, le rappresentanti Anci hanno poi portato all’attenzione della Commissione un altro tema centrale, quello della centralità della scuola e dei servizi educativi. “La scuola – hanno rimarcato –  può spezzare la spirale che porta i ragazzi di famiglie anche culturalmente più povere ad abbandonare precocemente gli studi e a scivolare verso l’emarginazione sociale. Per questo è necessario un ulteriore passo in avanti per combattere gli effetti delle diseguaglianze sociali attraverso interventi che coinvolgono attivamente la scuola , sin dai primissimi anni di vita, e il mondo della formazione”. Chiofalo e Palmieri hanno inoltre sollecitato il Parlamento ad un “investimento continuativo” da parte dello stato per lo 0-6 e  il “superamento della definizione di servizi a domanda individuale per i nidi e  per la refezione, servizi erogati dai Comuni che di fatto si pongono a garanzia dell’inclusione dei più piccoli”.

Infine la formazione e il contrasto all’abbandono scolastico. Sul primo tema le assessore  di Pisa e Napoli sono tornate a chiedere “Piani sistematici per il personale docente e ausiliario nelle scuole sui temi chiave come assistenza ai disabili, Bes e inclusione degli allievi con background migratorio” che devono essere accompagnati da “finanziamento statale ai Comuni che sostengono il peso delle misure di assistenza e accoglienza”. Sul contrasto alla dispersione scolastica hanno invece ribadito “la centralità dei Comuni, se si vuole affrontare  in maniera sinergica il problema.  Ma per fare questo – hanno concluso Chiofalo e Palmieri servono “attività di orientamento, aggregative socializzanti, ludico-ricreative e di rafforzamento della motivazione e delle competenze; il tutto legato a una filiera ‘orizzontale’ e ‘verticale’, magari sotto la regia dei Comuni,  che deve essere dialogante a tutti i livelli e non procedere frammentata, separata, settorializzata.