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1° maggio, Gonfalone della Toscana alla manifestazione dei sindacati

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Dichiarazione del Presidente Rossi

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Il Gonfalone della Regione Toscana sarà presente al corteo del 1º Maggio organizzato a Prato da Cgil, Cisl e Uil e che sarà concluso dai segretari Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.
Al centro delle celebrazioni della Festa dei Lavoratori di quest’anno la salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, tema sempre tragicamente di attualità, come ricordano le cronache di queste ultime settimane anche in Toscana.

Afferma il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi in vista del 1° maggio e nella Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro:

Morti bianche e infortuni sul lavoro non accadono per fatalità ma per lassismo e noncuranza, di cui è responsabile anzitutto la classe dirigente, quella datoriale e quella che ha ruoli di direzione istituzionale.

Siamo ormai in presenza di una vera e propria mattanza dei lavoratori. Chiamerò, per quel che mi compete, ciascuno alle proprie responsabilità. In generale, laddove si lavora con impegno la mortalità si riduce fino ad azzerarsi. E questo deve essere fatto ovunque.

L’aumento dello sfruttamento dei lavoratori corrisponde all’intensificazione dei tempi e dei ritmi, la mortalità dei lavoratori, la loro insicurezza è un indice del maggiore sfruttamento.
In questi anni il lavoro e i diritti dei lavoratori sono stati svalutati, si è pensato giustamente alla mancanza del lavoro ma troppo poco alla qualità del lavoro e alla sicurezza.

Dobbiamo ora batterci per scongiurare che i costi di questa crescita con poca occupazione gravino interamente sul lavoro esistente con l’indebolimento delle tutele e dei diritti e con particolare attenzione alle condizioni dei lavoratori più anziani e delle aziende in crisi e ai nuovi lavoratori immersi in un oceano di precarietà.

Credo che anche Parlamento e Governo sul tema devono battere un colpo. Sono trascorsi dieci anni dall’approvazione del Testo Unico sul settore – D. lgs 81/2008 – ma all’appello mancano ancora, come ricorda l’Anmil, una ventina di decreti attuativi, come quello sul sistema di certificazione delle imprese, nonché una serie di provvedimenti previsti dallo stesso testo, a partire dalla patente a punti in edilizia, la procura nazionale specializzata nelle indagini sugli infortuni sul lavoro.

La Toscana è da anni in prima linea con iniziative mirate sia al maggiore controllo, sia alla diffusione di una maggiore cultura della sicurezza e della prevenzione.

Abbiamo deciso di non restare fermi. In questi anni abbiamo costruito dei progetti speciali, da quello per Prato a quello per il marmo, che hanno prodotto risultati confortanti. Tra alcuni giorni compiremo un altro passo. Firmeremo un protocollo con Inail, Vigili del fuoco, e il mondo del lavoro sia sindacale che datoriale.

Puntiamo a raggiungere l’obiettivo di un quadro di riferimento onnicomprensivo della situazione e la possibilità di coordinare le azioni per raggiungere standard elevati di sicurezza, con una attenzione sempre maggiore verso i settori più a rischio come cantieristica, attività estrattive, agricoltura, edilizia, porti, i distretti del tessile e del pronto moda.

Il protocollo:
Sulla base del protocollo approvato, la Regione e gli altri firmatari dovranno produrre un rapporto annuale sulla sicurezza del lavoro in Toscana, che dia conto della situazione nei vari ambiti e settori di attività, delle cause di infortunio e malattie professionali, dei rischi legati a particolari settori; e mettere in atto di comune accordo, ciascuno per la propria competenza, azioni e iniziative specifiche per migliorare gli standard di sicurezza sui luoghi di lavoro.

La Regione Toscana – si legge nel protocollo – ritiene prioritario il perseguimento dei più alti standard di sicurezza del lavoro, e da tempo, nell’ambito delle proprie competenze, ha intensificato le azioni mediante interventi normativi, di formazione a tutti i livelli e di coordinamento delle azioni in materia di vigilanza, e da sempre attribuisce priorità al tema della prevenzione e della salute e sicurezza dei lavoratori.

Inail, VVFF, Cgil, Cisl, Uil, Confindustria e Confcommercio collaboreranno con la Regione per la pubblicazione di un rapporto annuale sulla sicurezza del lavoro in Toscana. Nel rispetto delle competenze di ciascuno, verranno concordate azioni e iniziative per migliorare gli standard di sicurezza sul lavoro.

Un Comitato tecnico-scientifico – che sarà presieduto dal presidente della Regione o dall’assessore competente da lui delegato e di cui faranno parte, oltre ai rappresentati di tutti gli enti sottoscrittori, anche docenti universitari ed esperti particolarmente qualificati in materia di sicurezza sul lavoro – esaminerà il Rapporto annuale, discutendo e condividendo le informazioni in materia di sicurezza sul lavoro, e intervenendo per risolvere eventuali criticità, attraverso la progettazione condivisa di interventi congiunti.

Enrico Rossi

 

 

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