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Il profumo delle foglie di limone, di Clara Sánchez

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Titolo: Il profumo delle foglie di limone
Autore: Clara Sanchez
Editore: Garzanti libri
Collana: Narratori Moderni
Prezzo: Euro 15,81

La sua infanzia è connotata dai molti viaggi compiuti al seguito della famiglia, per gli spostamenti dovuti al lavoro del padre. Laureatasi in filologia spagnola presso l’Università Complutense di Madrid, ha in seguito eletto la capitale a propria residenza. Sin dal conseguimento della sua laurea, ha insegnato alla Università nazionale per l’educazione a distanza.

clara sanchezSánchez ha scritto prefazioni a moltissimi libri di autori stranieri (fra i quali ricordiamo Yukio Mishima), ha collaborato con diversi periodici nazionali, ed è stata occasionalmente collaboratrice della serie televisiva ¡Qué grande es el cine!
Il suo romanzo d’esordio, “Piedras preciosas”, ha ricevuto al suo apparire (1989) un ottimo riscontro di critica.

Filo conduttore dell’opera di Sánchez è una prosa intimistica, capace di mettere a nudo le iniquità e inadeguatezze del mondo contemporaneo grazie anche ad una buona dose di humour cinico.

Nel 2010 Sánchez ha ricevuto il Premio Nadal per il suo romanzo “Il profumo delle foglie di limone”, un thriller psicologico i cui protagonisti includono un sopravvissuto spagnolo al campo di concentramento di Mauthausen-Gusen e una giovane donna in crisi, il cui percorso incrocia quello di un’anziana coppia di nazisti sulla Costa del Sol.

Nel 2012 esce “La voce invisibile del vento” e nel 2013 è la volta di “Entra nella mia vita”. Del 2014 “Le cose che sai di me”, vincitore del Premio Planeta, del 2015 invece “Le mille luci del mattino”. Tutti i libri dell’autrice sono pubblicati in Italia da Garzanti.

“Lo que esconde tu nombre”, quello che il tuo nome nasconde; questo è il titolo originale de “Il profumo delle foglie di limone” e rende sicuramente meglio il contenuto del romanzo. Una caccia ad alcuni criminali nazisti sulla Costa brava dove si sono nascosti e vivono godendosi le ricchezze rubate a chi hanno imprigionato, torturato ed ucciso, senza alcun apparente senso di colpa.

La narrazione è a due voci: Julián un reduce sopravvissuto ai campi di concentramento di Mathausen e Sandra una ragazza che non sa neanche lontanamente chi siano i nazisti, se non attraverso le letture sui libri di scuola. Sono due persone totalmente diverse: l’uno ottantenne che ha come scopo della vita stanare e far arrestare i criminali di guerra seguendo la scia delle ricerche di Santa un suo amico che ha vissuto con lui gli orrori dei campi di concentramento. L’altra fa tranquillamente amicizia con Fredrik e Karin Christensen sulla spiaggia che le sembrano due adorabili vecchietti a cui lei fa da dama di compagnia.

Ma Julian le racconta tutto su di loro, facendo di lei una talpa dall’interno, per riuscire a scoprire gli altri amici membri della confraternita e soprattutto il contenuto di alcune fiale misteriose che si iniettano pagandole a prezzo carissimo.

A quel punto della mia vita sapevo tutto di loro, anche come respiravano. Avevano un modo di pensare rigido, egoista, e una visione del tutto interessata della vita, priva di qualsiasi comprensione. Erano dei sociopatici, e quelli che non erano malati avevano finito per ammalarsi.

Il tono del romanzo inizia a cambiare, diventa tutto sul filo della paura e del sospetto, fino ad arrivare al finale alquanto amaro.
I personaggi sono realistici e, così come succede nella vita reale, anche il buono non è buono al 100%. Julian non esita ad usare e mettere nei guai Sandra, ragazza assolutamente inconsapevole della brutta situazione in cui si sta per cacciare. Sandra cura due cari vecchietti con la non tanto segreta speranza di ereditarne gli averi.
I nazisti, invece, sono solo delle persone senza alcun senso di colpa, anzi, rimpiangono i tempi del loro potere.

“Il profumo di limone” ha un ritmo serratissimo, che ti spinge a divorare una pagina dietro l’altra fino al finale. Io, in genere, non amo leggere i libri troppo celebrati, perché in un modo o nell’altro finiscono sempre per deludermi, questo invece mi è piaciuto; avevo altre aspettative, ma ho apprezzato il finale amaro e realista. Bel libro.

La trama
Spagna, Costa Blanca. Il sole è ancora caldo nonostante sia già settembre inoltrato. Per le strade non c’è nessuno e l’aria è pervasa dal profumo di limoni che arriva fino al mare. È qui che Sandra, trentenne in crisi, ha cercato rifugio: non ha un lavoro, è in rotta con i genitori, è incinta di un uomo che non è sicura di amare. Si sente sola ed è alla disperata ricerca di una bussola per la sua vita. Fino al giorno in cui non incontra occhi comprensivi e gentili: si tratta di Fredrik e Karin Christensen, una coppia di amabili vecchietti. Sono come i nonni che non ha mai avuto. Momento dopo momento, le regalano una tenera amicizia, le presentano persone affascinanti, come Alberto, e la accolgono nella grande villa circondata da splendidi fiori. Un paradiso.

Ma in realtà si tratta dell’inferno. Perché Fredrik e Karin sono criminali nazisti. Si sono distinti per la loro ferocia e ora covano il sogno di ricominciare. Lo sa bene Julián, scampato al campo di concentramento di Mauthausen, che da giorni segue i loro movimenti. Sa bene che le loro mani rugose si sono macchiate del sangue degli innocenti. Ma ora, forse, può smascherarli e Sandra è l’unica in grado di aiutarlo. Non è facile convincerla della verità. Eppure, dopo un primo momento di incredulità, la donna comincia a guardarli con occhi diversi e a leggere dietro quella fragile apparenza. Adesso Sandra l’ha capito: lei e il suo piccolo rischiano molto. Ma non importa. Perché tutti devono sapere. Perché è impossibile restituire la vita alle vittime, ma si può almeno fare in modo tutto ciò che è successo non cada nell’oblio. E che il male non rimanga impunito.

Un romanzo che ha sorpreso e ha scosso le coscienze, rivelandosi un caso editoriale unico. Uscito in sordina in Spagna, ben presto ha scalato le classifiche vendendo migliaia di copie grazie al passaparola del pubblico. Poi è venuta la consacrazione della critica: la vittoria del Nadal, il premio letterario spagnolo più antico e prestigioso. “Il profumo delle foglie di limone” racconta una storia di amore e di coraggio, di memoria e di colpa, di speranza e forza, una storia che rimane impressa nell’animo per sempre.

Autore Elisa Santucci

Divoratrice di libri e sperimentatrice culinaria.